LA RECITA DEL SILENZIO
a) Interno palcoscenico
Quel silenzio è una porta aperta
entro piano lungo la parete, scivolo, scivolo.
Nella stanza osservo i giocatori,
fermi intenti a non scoprir le carte,
pensano, pensano.
C' è qualcosa che rimane intorno, una strana attesa
una lunga pausa muta,
tutto il tempo perde ogni spessore, fugge via dai nostri occhi,
via dai nostri corpi.
Un quaderno sopra un tavolino,
sguardi suoni odori e volti acerbi
ridono, ridono.
Ti ho cercato proprio una mattina,
calda e strana primavera eterna,
seguila, seguila.
Ma per noi sognatori stanchi di una nuova sorte,
di una doppia vita vana,
tutto il tempo perde ogni spessore
fugge via dai nostri occhi ,
via dai nostri corpi, VIA!
b) Giorno per giorno
---Strumentale---
c) Merce!
ORFEO: "Sono come tu mi vuoi!".
Disse Orfeo ormai convinto della sua sincerità.
"Fai di me il consolatore il grande sognatore di questa umanità".
ANACLEO: "Bravo Orfeo!" disse Anacleo
"Hai capito finalmente la tua vera identità
Sei per me il portavalore,
lo sgradevole sudore del ghetto di città".
Scrivilo! Scrivilo! Scrivilo! Scrivilo!
ORFEO: Non ho più la voglia di aspettare
vendo ora tutto.
ANACLEO: Ecco il tuo personaggio
rude animale domestico, rude animale domestico!
ORFEO: Scrivi tutte le tue belle cose
anche tu non perderai.
ANACLEO: Mille sono le carte
vince solo una, vince solo una!
Merce, cosa si fa per te ! Merce, cosa si fa per te !
Merce, soltanto per te !
ORFEO: "Sono come tu mi vuoi!"
Disse Orfeo ormai seguace della sua volontà
"Scegli dalle mie labbra le parole,
poi insegnami lo sguardo, l'espressione della voce.
ANACLEO: "Bravo Orfeo!" Disse Anacleo.
Sei perfetto nella parte, grande re di varietà.
Sei venuto dalla strada
e lavato dai peccati ti presenti in Società".
Scrivilo! Scrivilo! Scrivilo! Scrivilo!
ORFEO: Dove sarei ora senza il sale
dei miei giorni stanchi
ANACLEO: Urla le parole
battere, ribattere. battere, ribattere.
ORFEO: Mentre digerisco il tuo sapore,
vuoi lasciarmi solo !
ANACLEO: Il gioco dei verbi insegue
il netto orizzonte, l'unica meta: vendere, vendere !
Merce, cosa si fa per te ! Merce, cosa si fa per te !
Merce, soltanto per te !
MISS MOLLY: Armadio fantasia, lire due milioni e otto
Al reparto surgelati, le offerte del giorno.
d) Trappole
Trappole, mi cercano ogni giorno
appese sulla soglia della mia stanza.
Trappole, nascoste tra le righe
di ogni bel discorso, di mille copertine, di ogni bel discorso...
Sulla soglia della mia stanza...
Trappole, di ogni bel discorso,
di mille copertine, di ogni bel discorso.
Trappole!
Vive questa piazza,
fiera di imbroglioni,
folla di educati e rispettosi professori
Ribelli prenotati nei sondaggi di mercato,
Via da me!
e) Verso la torre
---Strumentale---
f) Basnja
Allora dimmi, che gioco faremo? Allora dimmi, quando scomparirai?
Allora dimmi, quanti minuti ancora? Allora dimmi, qualcosa resterà?
Oltre quel vetro, da un trentesimo piano
la notte è un gelo risolutore.
Tappeti di polvere ascensori di verità
Che immagine offre la moviola di un salto,
una lunga rassegna di fatalità,
luce riflessa di una strana situazione.
Si incontrano immagini ingombranti e fugaci,
gesti nervosi senza lucidità:
labirinti di errori, soluzioni sempre a metà.
Stiamo correndo, stiamo fuggendo,
le porte rimaste si chiudono lente:
dammi la forza, dammi ancora il tempo.
Volti che danzano, suoni che stridono,
dispersi pentiti, cambiati traditi:
oltre quel vetro da un trentesimo piano.
Laggiù le poche auto nella notte trasportano amori difficili, silenziosi.
Io sono qui, sopra la torre ...
cerco ancora momenti di continuità.